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Sulla punta occidentale della Sicilia, lungo una lingua di terra a forma di falce che si protende sul mare verso l’isola di Levanzo, troviamo la città di Trapani le cui origini si perdono tra storia ed antiche leggende.
Una prima leggenda narra che la città di Trapani sarebbe stata fondata dagli uomini di Enea che, fuggito da Troia in fiamme con il padre sulle spalle, si diresse verso il Lazio dove fondò Roma ma, durante il viaggio, essendo morto il vecchio genitore, fu costretto a sbarcare nella zona a nord di Trapani per seppellirlo. Qui incontrò Aceste, il re guerriero che comandava sul territorio, che accolse Enea e lo aiutò durante la sua fuga verso Roma. Dopo 12 mesi Enea fece ritorno sul luogo della sepoltura del padre per celebrare l´anniversario della morte del padre alcuni dei suoi uomini, ormai logorati dai lunghi viaggi, ottennero di restare in quei luoghi per fondare una loro città.
Un altro mito vuole che Urano, per il timore di essere spodestato dai figli, li imprigionasse nel territorio del Tartaro da dove era impossibile fuggire. Ma la madre Gea, dea della Terra, liberò di nascosto il figlio Crono dandogli una falce portentosa con cui il giovinetto evirò il padre, per poi lanciarla e, nel punto in cui cadde la falce sorse la città di Drepanon, che in greco antico vuol dire appunto falce.
La terza ed ultima leggenda vuole che Ade, dio degli inferi, invaghitosi di Proserpina, figlia di Cerere, dea della terra e della fertilità, la rapì portandola con se nel suo regno. Cerere cercò la figlia volando sul mondo a bordo di un carro trainato da serpi alati e durante questa ricerca le cadde una falce che, caduta in mare, si trasformò in una lingua di terra arcuata sulla quale sorse Trapani. La storia narra che poi Zeus, colpito dallo strazio materno, restituì a Cerere la figlia, ma solo temporaneamente, stabilendo che la fanciulla vivesse sei mesi con Cerere avvolta dal caldo abbraccio dell’amore materno e sei mesi con Ade, nei freddi inferi, facendo sorgere così il mito dell’alternanza delle stagioni, ma questa è un’altra storia.
La vera storia di questa meravigliosa città vuole che, invece, seguendo le sorti di altri borghi della Sicilia orientale, sia stata fondata da genti locali alle quali succedettero i Cartaginesi che diedero grande splendore alla città che si attestò come uno dei più importanti empori della Sicilia, per poi essere spodestati dai Romani che cambiarono il nome in Depranum. Successivamente la città, pur mantenendo una posizione di prestigio nello scacchiere geopolitico dell’epoca, vide succedersi al suo governo i Vandali, i Bizantini, gli Arabi, gli Angioini e gli Aragonesi.
Oggi Trapani viene erroneamente considerata da alcuni turisti poco attenti una mera meta di passaggio per raggiungere altre località turistiche della Sicilia occidentale, ma in realtà è una perla di rara eleganza, densa di storia, di cultura e di arte, con un centro storico in cui scorgere meravigliosi palazzi barocchi che si scorgono percorrendo il dedalo di strette viuzze retaggio del dominio arabo.
Per non parlare dei suoi dintorni, dove troviamo le suggestive saline caratterizzate da distese di bianco sale o la vicinissima Erice, che la sovrasta e che è raggiungibile con una funzionale funivia da cui è possibile ammirare la peculiare forma a falce della città ed il suo famoso porto che in passato, data la posizione strategica, ha visto la presenza di Consolati delle quattro Repubbliche Marinare.
Se poi nel vostro equipaggio ci sono dei piccoli valorosi “marinai” è possibile farli sfogare nel parco avventura di Erice che troverete in Area attrezzata di Martogna, Strada provinciale 31, Erice (TP), Sito Web: www.parcoavventuraerice.it, E-Mail: info@parcoavventuraerice.it, utenza telefonica: +39 333 1437158. Si segnala che gli orari di apertura sono il Venerdì, il Sabato e la Domenica dalle 10:30 alle 19:30 (Ultimo accesso alle 17:30), mentre negli altri giorni l’apertura è riservata a gruppi di almeno sei persone, previa prenotazione che, comunque, è sempre gradita.
L’attuale porto, che presenta un’apertura verso Sud, delimitata ad Ovest dal prolungamento del Molo della Colombaia, si compone di un avamporto, un porto mercantile, un porto peschereccio e da una piccola marina attrezzata e funzionale, chiamata Vento di Maestrale, che si trova proprio di fronte l’imboccatura del porto di Trapani e costituisce l’opzione ideale per brevi transiti o per lunghe soste, da cui partire e/o ripartire alla volta delle mete più belle e suggestive del mediterraneo e della Sicilia occidentale.
Altri ormeggi sono gestiti dall’Autorità Portuale e da:
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