Marina di Teulada Verified
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Una delle perle del Tirreno centrale Gaeta, nota anche come la città delle Cento Chiese, raccoglie in se natura, arte e storia; non stupisce quindi che attragga un turismo anche estremamente acculturato. Considerata da molti una delle “Repubbliche Marinare” minori, insieme ad Ancona e Noli, era già meta turistica degli imperatori e dei nobili dell’antica Roma. E’ incastonata nella meravigliosa costa tirrenica a cavallo tra il Lazio e la Campania e risulta assolutamente da visitare il suo centro storico chiamato “Gaeta Vecchia”.
Se non escono in mare i diportisti potranno visitare, oltre al meraviglioso centro storico medievale, i numerosissimi siti di interesse artistico, tra cui si consiglia il Castello Aragonese, il museo Diocesano, la Basilica dell’Annunziata e l’annessa Cappella d’Oro, nonché il Sepolcreto Marittimo. Assolutamente da non perdere, poi, è una visita alla suggestiva Chiesa della Santissima Trinità, anche nota come il “Santuario della Montagna Spaccata”.
Il promontorio di Gaeta secondo la leggenda avrebbe acquisito questo particolare nome in quanto la montagna si sarebbe divisa in tre grandi blocchi a seguito di un violento terremoto che si scatenò proprio nell’istante in cui Gesù spirò sulla croce e, proprio all’interno della spaccatura che si creò, è stata posizionata una lapide che cita la frase Gesù rese lo spirito, la terra tremò e le rocce si spaccarono, tratta dal Vangelo secondo Matteo.
Particolarissima anche la “Mano del Turco“, un buco nella parete a forma di mano che il mito popolare narra essersi formato quando un marinaio turco, che non voleva credere che la montagna si era spaccata in occasione della crocifissione di Gesù, appoggiò la sua mano sulla parete di roccia che, divenuta improvvisamente morbida, rimase impressa con l’impronta della mano dell’infedele.
Sicuramente, però, la cosa più bella da vedere alla Montagna Spaccata è la rinomatissima Grotta dei Turchi. Fu chiamata così perché qui, nel nono secolo, le navi dei saraceni trovavano riparo. Oggi, per ragioni di sicurezza, è possibile accedere unicamente fino i primi 60 gradini, ma la bellezza del panorama è comunque sorprendente.
Gli amanti del mare e della “marineria” non potranno, poi, non fare una passeggiata in via dell’Annunziata, per effettuare una visita al museo del Mare di Gaeta (orario di apertura sabato e domenica 17,30 – 20,30) che custodisce non solo numerosi reperti della marineria gaetana e modelli in scala dei bastimenti che hanno fatto la storia di quest’area ma, assolutamente da non perdere sono le due enormi otri in terracotta, di epoca romana, recuperate nel 2017 (assolutamente intatte), da un peschereccio a circa 280 metri di profondità. Tra le altre particolarità che si trovano negli spazi museali, sicuramente colpisce il modello scala 1/5 di una delle navi della flotta pontificia che partecipò alla battaglia di Lepanto.
Ci piace ricordare, infatti, che proprio dal porto di Gaeta, il 24 giugno 1571, l’Ammiraglio Marcantonio Colonna salpò al comando della flotta pontificia, per unirsi al resto della flotta cristiana, guidata da don Giovanni d’Austria, per affrontare le navi dei saraceni.
Pochi giorni prima di prendere il mare, peraltro, l’Ammiraglio Colonna aveva ricevuto da Papa San Pio V lo stendardo di Lepanto, da issare sulla nave ammiraglia pontificia. Ricevuto il prezioso emblema il comandante fece voto che nel caso fosse tornato vincitore, avrebbe fatto dono dello Stendardo alla Cattedrale di Gaeta, ponendolo ai piedi di Santo Erasmo, protettore dei marinai, e così fece. Ancora oggi lo Stendardo, simbolo di una delle più importanti battaglie per la cristianità, è visibile presso il Museo Diocesano di Gaeta.
Gaeta offre molte possibilità di approdo, tra cui segnaliamo, anche perché testata personalmente, la Base Nautica Flavio Gioia, che si trova nel Golfo di Gaeta, in posizione attigua alla Base Nato. La BNFG, le cui maestranze accolgono i propri ospiti con indicibile professionalità e cortesia, è in grado di accogliere presso i propri moli anche MegaYacht fino ad 80 metri. Per individuare facilmente, provenendo dal mare, l’area in cui è ubicata la BNFG, si segnala che è nella parte di mare prospicente un alto campanile rosso con orologio (Torre Municipale), molto ben visibile dalla rada. La Base Nautica Flavio Gioia, risulta protetta da un lungo molo di sopraflutto e nel bacino acqueo di competenza è presente un pontile di quasi 80 metri di lunghezza.
Oltre alla squisita cortesia del personale ed alla maestria degli ormeggiatori, sicuramente, attraccando alla BNFG, colpisce la disponibilità verso i propri ospiti. Noi siamo stati accolti da un gommone che ci è venuto incontro fino al limite della darsena per accompagnarci ed aiutarci ad ormeggiare al posto assegnatoci. Ultimato l’ormeggio e spostatici negli uffici per il disbrigo delle pratiche amministrative, siamo stati accolti con una cordialità sorprendente, non disgiunta da una grande professionalità. Oltre a fornirci precise indicazioni sui servizi della struttura, ci hanno indicato con grande garbo tutte le attrazioni culturali, artistiche e, per fortuna, enogastronomiche di Gaeta, fornendoci anche consigli su come spostarci sul territorio.
Si segnala, infine che nell’ambito della struttura è presente un negozio di articoli nautici che offre una ampia scelta di prodotti che spaziano dall’abbigliamento tecnico a materiali per la cura dell’imbarcazione.
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