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Framura, la piccola grande perla della costa ligure della provincia spezzina che viene definita da alcuni come “il borgo che non c’è” perché sorge dall’unione dei diversi piccoli villaggi e frazioni di Setta, Costa ed Anzo, è estremamente nota per i suoi paesaggi pittoreschi e sentieri escursionistici, così come per la sua deliziosa cucina di pesce.
La storia di Framura risale all’epoca romana, come testimoniano i resti archeologici ritrovati nell’area. Durante il Medioevo, Framura era un importante centro agricolo e marittimo, con una forte presenza di pescatori e marinai. Nel XIX secolo, la costruzione delle strade e delle ferrovie ha permesso uno sviluppo turistico della zona, che continua tutt’oggi. Nel corso degli ultimi decenni Framura si è trasformata in una meta turistica molto popolare per il suo paesaggio naturale incontaminato e le sue spiagge incantevoli.
Per vivere a pieno il meraviglioso contesto territoriale di Framura, dopo aver ormeggiato la nostra barca nel porticciolo turistico, si consiglia di farsi accompagnare sul borgo più a monte, Castagnola, per poi godersi una meravigliosa passeggiata lungo il declivio che ci accompagna a valle attraversando i meravigliosi paesi di Costa, Setta, Ravecca e Anzo.
Giunti ad Anzo, a pochi passi si trova la stazione del treno da dove parte un ascensore panoramico (gratuito) che vi riporterà al porticciolo.
Per chi, volesse godere poi di un momento culturale e desiderasse approfondire la propria conoscenza di questi luoghi, si segnala che l’associazione Framura Turismo (info@framuraturismo.it) organizza su prenotazione visite gratuite alla pieve di San Martino e alla torre Carolingia, e percorsi attraverso la storia e il folclore dei borghi di Costa, Setta, Ravecca e Anzo.
Un’altra meravigliosa passeggiata che potrete affrontare partendo da porticciolo è quella che segue il tracciato della vecchia ferrovia, ora sostituito da una piacevolissima pista ciclabile che arriva fino a Bonassola e a Levanto. Dopo aver ormeggiato la vostra amata imbarcazione dovrete prenderete l’ascensore panoramico e, raggiunta la stazione, troverete il punto di partenza di questo incantevole percorso, lungo 5 km, che vi condurrà nella zona di Valle Santa. Benché sia possibile noleggiare una bicicletta, si segnala che il percorso è assolutamente idoneo anche piacevolissima quanto ristoratrice passeggiata a piedi. Lungo la ciclabile, ricavata nelle vecchie gallerie ferroviarie, infatti, si aprono splendidi affacci sul mare e si può accedere a diverse calette, come la spiaggia di Porto Pidocchio dove è stata attrezzata una parete di roccia per gli appassionati di climbing.
Per chi naviga con bambi a bordo è bello, giungendo verso il porto, raccontare loro la vecchia leggenda del drago che salvò Framura. Si narra che un giorno una donna, passeggiando per i boschi circostanti il paese, trovò tra il fogliame un uovo. Dopo averlo raccolto lo portò a casa e lo depose nel suo pollaio affinché le galline lo covassero.
Quando si schiuse l’uovo, con immensa sorpresa della donna, non nacque un pulcino ma un piccolo, stupendo draghetto. La donna lo accudì come un animale domestico, lo chiamò Panéa e lo portava sempre con se, anche se gli abitanti del borgo lo guardavano con sospetto e non poca paura. Nel tempo il cucciolo crebbe e divenne sempre più grande e la donna non poté più tenerlo nella sua casa, ma gli ricavò una bellissima tana dentro una grotta sul mare dove andava tutti i giorni per salutarlo e parlare con lui.
Dopo un certo tempo su Framura si abbatterono dei violentissimi temporali che comportarono una serie di smottamenti del terreno che iniziò a scivolare verso il mare con il rischio di trascinare con se nei flutti tutto il paese. Gli abitanti erano atterriti e cercavano di scappare disperati, allora la donna corse dal suo amato drago e gli chiese di aiutarli. Paméa, allora senza farselo chiedere due volte uscì dalla sua grotta e con il suo corpo puntellò il terreno salvando tutto il paese, ma dovette restare il quella posizione per sempre trasformandosi nello scoglio che ancora oggi porta il suo nome ed è possibile ammirare giungendo in barca a Framura.
Come la città di Framura, detta “il borgo che non c’è”, anche il porticciolo non c’era ed è stato creato tra due scogli di cui uno è il più grande di tutta la Liguria.
Per ormeggiare presso il porticciolo turistico di Framura (Porto di Framura) è possibile rivolgersi a “La Cueva Blanca” che offre, tra l’altro, assistenza all’ormeggio e gavitelli a disposizione con tariffe orarie, giornaliere, settimanali e mensili per imbarcazioni fino a 5 metri e moto d’acqua. Servizio tender.
Per chi ama lo sport e vuole vivere il mare ed il territorio fino in fondo si segnala:
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