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L’affascinante città di Catania, che oggi si impone come uno dei più alti esempi del barocco siciliano, pur avendo origini estremamente antiche, risalenti al VII secolo a.C., quando fu fondata dai greci con il nome di Kατάvη, a seguito di devastanti fenomeni naturali (eruzione dell’Etna nel 1669 e terremoto del 1693), fu pressoché interamente ricostruita all’inizio del Settecento.
La città, dopo la fondazione e due secoli di dominio greco, nel V secolo a.C. fu occupata dai siracusani che la chiamarono Etna, dopo ulteriori 3 secoli, fu conquistata dai romani e, dopo la caduta dell’Impero Romano, come molte altre cittadine siciliane, subì l’occupazione di numerosi popoli: Ostrogoti, Arabi, Normanni, Svevi e Angioini.
Evidenti sono tuttora le testimonianze culturali ed architettoniche delle dominazioni che si sono susseguite sul suolo catanese tra cui spicca l’Odeon, costruito dai greci e restaurato dai romani nel II secolo d.C., in cui venivano rappresentati spettacoli musicali e di danza, oltre a svolgersi le prove degli spettacoli che si tenevano nel vicino Anfiteatro Romano.
La struttura ha una forma semicircolare, con una capacità di circa 1500 spettatori ed è caratterizzata da diciotto muri che formano cunei stretti e lunghi all’interno dei quali ci sono sedici vani coperti. Ancora presso l’Odeon sono rappresentati spettacoli durante il periodo estivo.
Un’altra meraviglia da visitare assolutamente per chi ormeggiando nei porti catanesi desidera visitare la città è il castello Ursino, fatto erigere nel XIII secolo da Federico II di Svevia e che oggi è sede del museo civico. Una particolarità che pochi conoscono è che il Castello Ursino originariamente sorgeva sul mare ma, a seguito di una violentissima eruzione lavica dell’Etna che investì Catania nel 1969, la lava raggiunse la fortezza, si insinuò lungo il fossato della fortezza, girò intorno alla stessa senza danneggiarla e proseguì il suo corso avanzando sul mare fino ad allontanare il castello dalla costa di circa 2 chilometri.
La visita della città permette anche di effettuare un viaggio nell’enogastronomia catanese che si impone come una delle più saporite e variegate dell’intera Isola, tra cui, senza neanche voler sottolineare la varietà dei piatti di pesce cucinati magistralmente o la varietà dei frutti di mare, ricordiamo, oltre al vino doc dell’Etna, la particolarissima pasta alla norma e la pasta con le sarde, gli involtini di melanzana, i rinomatissimi cannoli siciliani, il torrone di Sant’Agata ed i frutti di marzapane.
A pochi passi dal centro cittadino, incastonato nel litorale prospicente la favolosa piazza Europa, da dove è possibile partire per fare delle meravigliose passeggiate sul lungomare di Catania, caratterizzato da una scogliera nera di pietra lavica, troviamo l’elegantissimo Porto Rossi.
Questa perla dell’edilizia portuale, realizzato all’interno della costa èd in grado di offrire una completa assistenza nautica si deve alla tenacia del Cav. Pietro Rossi che grazie alla propria passione verso l’arte navale lo fece costruire nel 1961, riqualificando la zona “Caito” che all’epoca era occupata da una sorta di discarica pubblica, caratterizzata da piccole gole naturali formatesi a seguito dalle colate laviche del 1300 e del 1600.
Oggi, dopo l’ampliamento approvato nel 2001, il porto si impone come una realtà nautica efficace e produttiva per tutto il Mediterraneo. Il verde che circonda l’approdo fa da cornice al mare, rendendo il porto confortevole e invitante per tutti coloro che si trovano a navigare lungo la costa catanese.
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