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Prima di parlare di mare, di porti e marine, tentando di dare una descrizione completa dell’Isola di San Pietro è obbligatorio dedicare alcune righe alla sua storia ed a quella della vicina Isola di Sant’Antioco. Benché, infatti, venga naturale lanciarsi subito descrivendo San Pietro come la fantastica Isola dell’arcipelago Sulcis nota per il mare incontaminato ed i paesaggi di altissimo livello sembra opportuno ricordare innanzitutto le origini del nome.
La leggenda vuole che, infatti, il toponimo dell’Isola derivi dal fatto che San Pietro, mentre era diretto a Karalis, l’antica Cagliari, abbia fatto qui una sosta a causa di una violenta tempesta.
Pochi sanno poi che l’isola di San Pietro e quella di Sant’Antioco costituiscono l’unico caso in Europa di isole minori su cui risiede una popolazione di origine ligure detta trabarchina dal nome dalla colonia ligure (di Pegli) insediatasi nel 1540 circa in Tunisia ed esattamente nell’isolotto di Trabarca.
Per circa due secoli la vita a Tabarca trascorse serena e feconda fino a quando, nel 1741, il bey di Tunisi (rappresentante dell’impero Ottomano in Tunisia) non attaccò piccola isola nordafricana mettendola a ferro e fuoco e decretando, così, la fine di quel felice insediamento. Molti degli abitanti furono fatti schiavi e portati a Tunisi ed alcuni di questi, liberati dopo numerosi anni da Carlo III di Spagna, nel 1770, si insediarono sull’isola di Sant’Antioco, dove, unitamente ad una comunità piemontese, fondarono Calasetta. I restanti tabarchini si dispersero lungo le coste del Mediterraneo ed alcuni, nel 1738, accolti da Re Carlo Emanuele III, ottennero di poter risiedere sull’Isola di San Pietro dove fondarono la cittadina di Carloforte.
L’attaccamento di questa popolazione alle proprie radici liguri resta tutt’oggi vivissimo e si ritrova chiaramente, oltre che nella lingua, anche nel patrimonio delle usanze e della cucina. Proprio in ragione di tale legame in data 10 novembre 2004 il comune di Carloforte è stato riconosciuto Comune onorario dalla Provincia di Genova e gemellato con Pegli. Carloforte è inoltre gemellato con il comune ligure di Camogli e con la città spagnola di Alicante.
Dopo questi brevi ma essenziali cenni storici possiamo dire che San Pietro dal punto di vista naturalistico trova origine dalla potenza vulcanica e l’incessante lavorio del mare che sono gli artefici del fantastico profilo costiero dell’isola in cui si alternano meravigliose scogliere selvagge a spiagge mozzafiato di finissima sabbia bianca e le altissime falesie circondano le tranquille calette.
Sicuramente uno dei panorami più belli si può apprezzare da Capo Sandalo, raggiungibile in automobile e poi seguendo un ben segnalato sentiero. Una volta giunti sul posto, la vista mozzafiato di cui potrete godere non potrà lasciarvi indifferenti ed il ricordo di questa meravigluiosa isola vi accompagnerà per sempre.
Tra le spiagge più rinomate dell’isola ricordiamo La Bobba che dista circa 6 chilometri dalla città di Carloforte e La Caletta che è forse la più nota per la caratteristica striscia di sabbia che si affaccia sul mare cristallino.
Esattamente di fronte al lungomare di Carloforte, sulla costa est dell’Isola, troviamo il porto turistico Marine Sifredi, uno dei miglior approdi dell’area ovest della Sardegna, dove il diportista potrà godere di una vaganza in peno relax circondato da personale estremamente competente ed eccezionalmente cortese.
Il porto di Carloforte è protetto dal molo della Sanità a nord e dal molo San Vittorio a sud. All’interno troviamo alcune banchine in cemento e dei pontili galleggianti gestiti da privati.
Per chi ama la natura, gli sport, il divertimento ed un po’ di adrenalina, si segnalano:
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