Marina di Teulada Verificato
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Lungo le coste del basso Tirreno, dove la Provincia di Cosenza confina con quella di Catanzaro, troviamo una delle perle più preziose delle coste calabresi, Amantea, città antica e con una affascinante storia, che gode di un meraviglioso clima mediterraneo.
Grazie ad alcuni ritrovamenti di ceramiche e di attrezzature in ossidiana è possibile immaginare che sul territorio di Amantea vi fossero insediamenti umani già in età preistorica e protostorica, così come, grazie alla scoperta di un santuario greco risalente al VI secolo a.C., è stato accertato che in età arcaica i Greci si fossero insediati in quell’area, successivamente occupata dai romani nel II secolo a.C.
Probabilmente però non tutti i diportisti che decidono di approdare nel meraviglioso porto di Amantea sanno che la città tirrenica dall’839 fu una delle poche roccaforti saracene impiantate sul territorio italiano. All’epoca gli arabi ristrutturarono il castello e proprio per quella struttura difensiva chiamarono la loro città Al-Mantiah che vuol dire la rocca, da cui, secondo alcuni studiosi, deriverebbe peraltro l’attuale toponimo di Amantea. Gli Arabi istituirono addirittura un Emirato che durò fino all’anno 886, quando l’area fu occupata dai Bizantini e la città divenne sede vescovile.
Intorno all’anno 1000 la zona fu occupata dai Normanni che soppressero la sede vescovile di Amantea e poi dagli Angioini contro i quali gli abitanti si ribellano nel 1269 durante i moti dovuti alla discesa nel Sud Italia di Corradino di Svevia, subiscono una disastrosa sconfitta.
I cittadini di Amantea, da sempre fieri e liberi, due secoli dopo si opposero orgogliosamente all’esercito di Re Carlo VIII che aveva infeudato la loro città, da sempre demaniale e con istituzioni proprie, ottenendo una grande vittoria e così permettendo ad Amantea di ritornare ad essere libera e demaniale.
Ma Amantea oltre che per la ricchezza e la particolarità della sua storia, per il mare fantastico e la varietà del suo contesto urbanistico che si articola in tre diversi contesti, il centro storico, adagiato sulla rupe dove sorge anche il castello, un’area pianeggiante e la zona della Marina, è soprattutto famosa per essere uno dei territori della costa tirrena più fecondi per la produzione la cipolla di tropea, uno dei prodotti dell’agricoltura italiana più famosi nel mondo.
Questo frutto della terra tutto calabrese, che un tempo era coltivato proprio nella sabbia delle spiagge di questo meraviglioso territorio, ora che la coltivazione è più intensiva, si è spostato dal litorale alle fasce costiere un po’ più interne, ma comunque, sempre dove il terreno è pur sempre sabbioso, traendo proprio dal particolare tipo di terreno in cui fiorisce il suo tipico sapore dolce.
Un’altra particolarità di quest’area da non lasciarsi sfuggire se si ormeggia nel caratteristico porticciolo è costituita dalla Grotte di Amantea che si apre esattamente alla base della rupe su cui sorge il centro storico.
Queste Grotta che, anticamente, si apriva al livello del mare e che oggi si trova a circa 25 metri s.l.m., un tempo, quando Amantea era un importantissimo scalo marittimo lungo le rotte che si incrociavano tra Reggio Calabria e Napoli, erano un ricovero per le barche ed i vascelli mercantili che vi facevano sosta.
Oggi il Comune ha valorizzato questa meravigliosa grotta creando un ampio parco verde nei pressi della sua apertura, attrezzandolo anche con giochi per bambini, e che costituisce, peraltro, la location in cui viene organizzato il festival cinematografico internazionale “La Guarimba”.
Per i diportisti che decidono di trascorrere le proprie vacanze in questo contesto territoriale, particolarmente apprezzato dal turismo familiare, si segnala che il Porto di Amantea, protetto da un molo di sopraflutto, di forma curvilinea, che si protende verso SW e da un moletto di sottoflutto orientato in direzione W., è gestito direttamente dal Comune. All’interno del bacino portuale sono istallati 3 pontili galleggianti ed una darsena di piccole dimensioni. Oltre ai numeri forniti, è possibile contattare anche l’Ufficio porto all’utenza cellulare 33460616543.
Non risultano segnalati particolari pericoli accedendo al porto di Amantea, anche se si consiglia di prestare attenzione al fondale che è sottoposto a fenomeni di insabbiamento che si rendono più sensibili nei pressi al fanale verde posto all’estremità del moletto di sottoflutto.
Relativamente ai venti si segnala che quello dominante è il Maestrale e i venti di traversia sono il Mezzogiorno, il Libeccio ed il Ponente. Per questi ultimi due, comunque, il porto risulta ben ridossato.
Per chi desidera visitare questo meraviglioso paese, una volta lasciata la vostra amata unità nell’attrezzato porto, si consiglia di percorrere i vicoli in direzione della piazzetta della Calavecchia che immette i turisti nel cuore pulsante di Amantea, il suo centro storico. Qui, passeggiando tra i palazzi antichi vi sentirete immersi nel passato di questo borgo e avvolti da un’atmosfera magica arricchita dai profumi antichi della cucina tradizionale da gustare assolutamente nei tanti localini. In tala caso non lasciatevi sfuggire gli spaghetti con alici e mollica, uno dei piatti tipici della cucina locale insieme alle cipolle di Tropea gratinate e le alici striate.
Se doveste amare il trekking, poi, è assolutamente consigliatissimo fare una passeggiata fino a raggiungere il pianoro dove si ergono i resti della torre e del castello, elemento iconico dell’architettura difensiva dei tempi antichi.
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