Marina di Teulada Verificato
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Anzio è una città situata sulla costa occidentale dell’Italia, a circa 50 chilometri a sud di Roma. La sua storia è ricca di eventi che spaziano dall’antichità fino ai tempi moderni e molte sono le leggende legate alla sua fondazione.
Secondo un’antica leggenda la nascita della città di Anzio si perde in epoche lontanissime e addirittura sarebbe attribuibile, (come avviene per molte città della costa laziale ed in particolare della Riviera di Ulisse) ad Antias, nato dall’unione di Ulisse con la maga Circe e da cui si ipotizza possa derivare il toponimo. Alcuni studiosi ritengono, invece, che sia stata fondata dai Greci che avevano già colonizzato la Sicilia, per altri ancora le origini dell’antico borgo di Antium sono da ricollegare all’espansione del popolo Etrusco.
Probabilmente la città, comunque, fu fondata dai Volsci, un popolo italico, intorno al IV secolo a.C.. La città fu poi conquistata dai Romani e divenne un importante porto commerciale e militare. Durante il periodo romano, fu chiamata “Antium” e divenne famosa per essere la città che diede i natali a Nerone che, oltre a farvi edificare una delle sue ville di villeggiatura (nella quale sembra soggiornasse durante l’incendio di Roma), vi fece costruire un porto che contribuì in modo determinante allo sviluppo del commercio e, quindi, allo sviluppo economico della città.
Dopo il declino dell’Impero Romano, Anzio fu controllata da varie potenze, tra cui i Goti, i Bizantini e i Longobardi. Nel corso dei secoli, la città passò sotto il dominio della Chiesa, e, proprio grazie al papato, verso la fine del XVI secolo, allorché i territori di Nettuno e della valle di Anzio, all’epoca della famiglia Colonna, furono acquistati da Papa Clemente VIII, per Anzio iniziò di una nuova era. Papa Innocenzo XII infatti vi fece realizzare un nuovo Porto che fece risorgere l’economia della zona.
La storia di questo borgo fondamentalmente di pescatori, torna poi alla ribalta durante la Seconda Guerra Mondiale quando, nel corso dell’operazione “Shingle” del gennaio 1944, le forze alleate sbarcarono a Anzio e Nettuno, cercando di aprire un nuovo fronte per sfondare la linea Gustav tedesca a Cassino. Ciò portò a una feroce battaglia che durò mesi e causò gravi distruzioni alla città. Alla fine, le forze alleate riuscirono a rompere le linee tedesche e avanzare verso Roma.
Dopo la guerra, Anzio fu ricostruita e divenne una popolare località balneare. L’incremento del turismo e l’urbanizzazione hanno trasformato la città in una meta apprezzata per i suoi arenili e il suo patrimonio storico.
Oggi, Anzio è un importante centro turistico e ha conservato parte del suo fascino storico con i resti dell’antico porto romano e la Villa di Nerone. La città ospita anche in zona “Le Falasche” il cimitero di guerra Britannico, che commemora i soldati caduti durante l’operazione “Shingle”, nonché il Museo dello sbarco di Anzio in cui si possono ammirare documenti, armi, reperti recuperati dal fondale della costa e numerosi piani d’azione della cruenta battaglia che ha avuto come teatro il comune laziale.
In sintesi, la storia di Anzio abbraccia millenni di cambiamenti politici, culturali e militari. Dalla sua fondazione come città romana all’importante ruolo nella Seconda Guerra Mondiale e alla sua attuale vocazione turistica, Anzio rappresenta una testimonianza viva del passato e del presente dell’Italia.
Il porto di Anzio, abbracciato da un lunghissimo molo di sopraflutto che si piega in tre gomiti e protetto a levante da un molo di sottoflutto, si affaccia nel centro della città neroniana dove è presente un lungomare spumeggiante di vita, lungo il quale sono presenti numerosissimi caffè e ristoranti specializzati nella cucina di pesce.
Molti dei posti barca sono gestiti dalla Marina di Capo D’Anzio che dispone di circa 400 ormeggi, consentendo la sosta in sicurezza di imbarcazioni sino a 50 mt. di lunghezza.
Accedendo nel porto, all’interno del quale è necessario prestare attenzione ai traghetti ed agli aliscafi in servizio verso le vicine Isole Pontine, si segnala che, a seguito di frequenti insabbiature, bisogna tenere conto delle possibili, conseguenti variazioni di fondale che si attestano, nella normalità, tra i 1,5 a 3 mt. presso le banchine e tra i 2,5 a 3 mt, nel resto del porto.
Il Marina di Capo d’Anzio si distingue per la squisita cortesia di tutto il personale sia degli uffici che deputato all’assistenza negli ormeggi, che assicura con simpatia e slancio piena collaborazione ai diportisti in transito e stanziali.
Assolutamente consigliato, la mattina, prima di lasciare gli ormeggi, un passaggio al caffè “da Elisabetta al porticciolo”, che si trova proprio alle spalle degli Uffici di Capo d’Anzio, dove, oltre a poter consumare una colazione in clima familiare, si possono acquistare squisiti panini e supplì che saranno difficili da dimenticare.
Per chi ama profondamente il mare e vuole approfittare della propria vacanza ormeggiato ad Anzio per effettuare una stupenda esperienza acquatica si segnala:
1) Capo D’Anzio Diving – con sede in Via Luigi Mazza, 6 – 00042, Anzio (RM), utenza telefonica 328.1695125 ed E-Mail capodanziodiving@libero.it. Offre la possibilità di effettuare corsi di immersione e meravigliose immersioni ricreative, con possibilità di noleggiare, per i propri clienti, l’intera attrezzatura;
2) Circolo della Vela di Roma a.s.d. – con sede in Via Molo Pamphili, 64 – 00042 Anzio (RM), utenze telefoniche della Segreteria 06.984.6861 – 320.573.3017, Sito Web: www.cvroma.com, E‑Mail segreteria@cvroma.com.
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