Tanti nuovi porti galleggianti (e sostenibili) in arrivo. Un fiorire di iniziative lungo le coste della penisola che, dopo un lungo periodo di fermo, promettono di rinnovare e accrescere l’offerta di approdi per imbarcazioni di tutte le dimensioni e fanno ben sperare per la ripresa del turismo nautico in Italia.
Ingemar, che produce e pone in opera in Italia e all’estero pontili e frangionda galleggianti, affronta il 2021 con in cantiere un nutrito portafoglio di installazioni galleggianti per il diporto nautico sulle nostre coste e un deciso cambiamento negli asset logistici e societari del Gruppo.
I fermi indotti dalla pandemia hanno causato enormi problemi al settore nautico ma in alcuni casi l’assenza pressoché totale di traffici marittimi ha favorito le ristrutturazioni di impianti datati e bisognosi di cure e/o la pianificazione di nuovi insediamenti diportistici, nella fiduciosa convinzione che la ripresa premierà chi avrà investito per tempo sul miglioramento delle propria offerta.
Sono davvero molti i nuovi insediamenti galleggianti che stanno prendendo forma in diverse regioni grazie anche all’intervento di Ingemar, un fiorire di iniziative che fa ben sperare in una pronta e duratura ripresa.
QUALI SONO I NUOVI PORTI E QUELLI IN ARRIVO
Sardegna. Sulla scia del positivo risultato del cantiere mobile Ingemar di Olbia, che ha consentito la creazione del nuovo Marina di Cala Balbiano a La Maddalena, nel Golfo di Cugnana sono in fase di allestimento le opere di protezione degli ormeggi del Marina dei Sardi. Due imponenti moli frangionde galleggianti lunghi complessivamente 280m. sono il risultato della giunzione semiflessibile di 14 elementi inaffondabili in cemento armato da 20x6x2,40 m, con nucleo in polistirolo espanso e peso di 130 T. ciascuno, arrivati via mare dal cantiere di Olbia.
Altri pontili galleggianti hanno trovato spazio a Punta Nuraghe, così come a Porticciolo e a Cala Gavetta dove sono stati installati nuovi telai per una piattaforma fissa e diversi pontili galeggianti a corredo.
E ancora in Sardegna, nuovi elementi galleggianti a Porto Pozzo, ad Alghero per il Consorzio Porto di Alghero e nel porticciolo di Buggerru con il totale rifacimento dei pontili a cura dell’Amministrazione Comunale.
Sicilia. Appena consegnate due nuove installazioni galleggianti destinate ad Associazioni Sportive e operatori nautici a San Leone in provincia di Agrigento e a Scoglitti in quella di Ragusa.
Veneto. A Venezia sono stati completati i nuovi ormeggi all’Arsenale per i mezzi navali del nucleo natanti dell’Arma dei Carabinieri commissionati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, mentre all’Isola Nuova del Tronchetto è operativa la darsena per le imbarcazioni della Polizia Municipale commissionata dal Comune di Venezia.
A S. Maria del Mare, Pellestrina, è stato realizzato un nuovo approdo galleggiante nell’ambito di un programma di accesso pubblico alle isole della laguna, mentre a Forte Marghera, antico insediamento napoleonico in fase di ristrutturazione da parte dell’amministrazione locale, è stato completato un nuovo ponte galleggiante per l’accesso alle strutture e agli spazi che spesso accolgono importanti iniziative artistiche e culturali.
Infine, a Porto Tolle sul delta del Po è in fase di installazione una nuova piattaforma da 16×4,40 m, dotata di passerella di accesso, per l’approdo dei battelli turistici per l’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po.
Liguria. A La Spezia sono ultimati i lavori di costruzione del porto galleggiante di Molo Pagliari: un nuovo sottobanchina con tre pennelli galleggianti e uno scivolo per il varo e l’alaggio delle derive hanno completato le attrezzature del nuovo marina. Il nuovo porto turistico, protetto da 600m di frangionde galleggianti e arredato con 1.700m di pontili, è ora in fase di collaudo e presto potrà offrire ai residenti 900 posti barca di lunghezza compresa tra 8 e 15 m dotati di tutti i servizi.
Toscana. A completamento dei lavori per la messa in sicurezza della darsena “La Madonnina” di Viareggio, insieme alla realizzazione di un nuovo sotto-banchina fisso e del totale rinnovo dei pontili galleggianti, è in corso la ‘rimessa a nuovo’ di tutte le strutture sommerse. Il sistema di ancoraggio dei pontili, con catene e corpi morti, sarà sostituito da una serie di pali infissi nel fondale e da cursori di scorrimento verticale che assicureranno un perfetto assetto planimetrico dei pennelli e consentiranno di diminuire drasticamente le sollecitazioni sugli elementi di giunzione.
Francia. Portovecchio Il 2020 di Ingemar ha visto anche la conclusione di una nuova e inconsueta sfida per un’originale realizzazione: quella di progettare e prefabbricare in stabilimento tutti gli elementi necessari per la realizzazione di un pontile fisso ma rimovibile da utilizzare solo per gli impieghi “stagionali”. Un progetto innovativo, fortemente voluto da PortoVecchio Marine che ha fornito anche un importante contributo di esperienza e di idee per la sua definizione. La presenza di fondali bassi e sabbiosi e la necessità di ormeggi per i lussuosi yacht lunghi fino a 20m, l’impossibilità di adottare soluzioni tradizionali e soprattutto l’esigenza di una struttura che potesse essere facilmente rimossa nei mesi invernali, sono state le condizioni imprescindibili per lo studio e la realizzazione del progetto, tutte pienamente soddisfatte dal nuovo pontile di PortoVecchio Marine, con entusiasmo dell’investitore e degli utenti.
Lorenzo Isalberti, fondatore e presidente del Gruppo, ha posto l’accento sulla positiva ripartenza delle attività per il settore del diporto nautico italiano, che nonostante i limiti stringenti imposti dalla pandemia, ha saputo ‘rimboccarsi le maniche’ e darsi da fare per migliorare la propria offerta e adeguarla ai più alti standard internazionali. “Faremo del nostro meglio per dare un apporto concreto a quella che auspichiamo poter essere una nuova fase di sviluppo del nostro Paese che al turismo nautico ha sempre aggregato interessi importanti. – ha detto Isalberti – Mi auguro che sia l’inizio di un nuovo corso in cui spirito di emulazione e ambizione insieme alla creatività che ci distingue, sappiano dare un nuovo impulso alla nostra nautica da diporto”.
CAMBIO DI ASSET PER INGEMAR
In seguito ai recenti ampliamenti della superfice produttiva di Casale sul Sile, infatti, il Gruppo ha deciso di riunire in Veneto sotto lo stesso tetto anche tutte le funzioni di amministrazione e finanza che sinora erano dislocate nel capoluogo lombardo. Da gennaio quindi tutte le operatività aziendali sono state concentrate nei nuovi spazi di Casale sul Sile, mentre a Milano, dove Ingemar è stata fondata oltre 40 anni fa, sono state mantenute alcune funzioni di vertice e la Sede Legale della società.
All’interno di questo processo di riorganizzazione e rinnovamento, alcune società del Gruppo sono state trasformate per far fronte alle nuove sfide dei mercati. Le attività della “sister company” Ingemar T&S (Trading & Services) sono state fatte confluire nella gestione diretta della società capogruppo Ingemar Srl ed è stata costituita una nuova società, denominata INGE R.E. (Real Estate), per la gestione delle proprietà e delle attività immobiliari del Gruppo.