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Tra la Costiera Amalfitana e il Cilento, incastonata al centro dell’omonimo Golfo, troviamo Salerno, una vera perla tutta da scoprire, con una storia lunga ed affascinante, in cui i visitatori, godendo del rinomato clima mite, potranno ammirare delle straordinarie opere architettoniche, affacciate su un mare cristallino.
Città antichissima, Salerno presenta oggi una forte vocazione turistica, permettendo ai visitatori di poter scoprire la sua storia attraverso i numerosissimi monumenti che la rendono un vero e proprio museo a cielo aperto, avvolgendoli in un caleidoscopio di esperienze straordinarie dove l’arte e la cultura la fanno da padroni.
Il territorio su cui sorge questa meravigliosa città si ritiene fosse abitato sin dalla preistoria, ma le prime testimonianze risalgono agli Etruschi che fondarono un villaggio nei pressi delle sponde del fiume Irno, da cui l’insediamento acquisì il nome Irna. Sconfitti intorno al V secolo a.C. dai sunniti che si stabilirono in quel tratto di costa si sviluppò un intenso commercio con le città greche che portò a continui scambi culturali.
Successivamente conquistata dai Romani, entrò a far parte dell’Impero Romano con il nome di Salernum, prosperando come centro commerciale e culturale. Nel corso dei secoli successivi, fu teatro di diverse dominazioni, tra cui i Longobardi, prima di entrare sotto il dominio normanno nel XI secolo.
Ci piace ricordare un’antica leggenda locale che narra che, nel durante il IX secolo, quando Salerno era governata dal Principe Longobardo Guaiferio, la città subì un pesantissimo attacco dei pirati Saraceni. I cittadini terrorizzati dal maestoso esercito musulmano, giunto sulle loro coste forte di una flotta di oltre mille navi, si rifugiarono dentro le mura e l’assedio durò per oltre un anno senza né vincitori né vinti. Il Principe Longobardo, allora, per definire gli esiti della guerra, propose agli invasori un duello in cui far affrontare i due più valorosi guerrieri dei rispettivi schieramenti.
Il giorno della sfida si presentarono il conte Umfredo dei Landolfi per i salernitani e il principe Rajan per i saraceni, bellissimi nelle loro armature scintillanti, il primo su un destriero bianco e il saraceno su un maestoso cavallo nero.
Il duello fu all’ultimo sangue; i due prima si scontrarono con le lance montando i propri destrieri, poi a piedi con le spade ed infine si combatterono corpo a corpo ormai spogliati anche delle loro armature. Nella foga della battaglia si inseguirono l’un l’altro fino ad arrivare sulla spiaggia di Vietri dove ormai esausti e privi di forze, combattendosi anche in mare, si avvinghiarono per l’ultimo scontro mortale. Proprio in quel momento il Conte Umfredo, dopo aver trafitto il Principe Rajan, si accorse che il saraceno aveva sul petto il suo stesso stemma di famiglia e capì, prima di morire anch’esso per il terribile sforzo fisico del duello, che il suo avversario era il fratello che era stato rapito dai Saraceni durante un’incursione di tanti anni prima.
Da quel momento i due scogli davanti alla spiaggia di Vietri, dove secondo la leggenda sarebbero morti i due valori cavalieri, sono stati chiamati i due fratelli.
Tornando alla vera storia, sembra che in effetti nell’871 Salerno venne attaccata dai pirati Saraceni che furono sconfitti dal Principe Guaiferio in una sanguinosa battaglia, a seguito della quale venne allontanato per sempre il pericolo piratesco dalle coste campane.
Durante la successiva dominazione Normanna, Salerno conobbe un periodo di rinascita economica e culturale, contribuendo da un lato in modo significativo al patrimonio scientifico e medico dell’epoca attraverso la celebre Scuola Medica Salernitana, considerata uno dei primi centri di insegnamento medico in Europa, e dall’altro nell’arte, con la costruzione della Cattedrale di Salerno, una eccellenza nell’ambito dell’architettura medievale.
Salerno è stata anche la sede di uno dei quattro principali ducati normanni, guidato da Roberto il Guiscardo, uno dei personaggi chiave nella conquista normanna del Sud Italia. Nel corso del Medioevo, la città fu spesso coinvolta nelle lotte tra le potenze marittime italiane, tra cui le Repubbliche Marinare di Amalfi, Pisa, Genova e Venezia.
Nel corso del Rinascimento, poi, Salerno fu teatro di importanti eventi culturali e ospitò il celebre medico e scrittore Gerolamo Cardano. Tuttavia, la città perse gradualmente la sua posizione di prestigio nel corso del tempo.
Bisogna aspettare il XX secolo perché Salerno conosca una nuova crescita economica e urbanistica, divenendo un centro industriale e turistico, nonché, ci piace ricordarlo, all’inizio del 1944, quando l’Italia era divisa in due parti e da Cassino in su era in mano all’esercito tedesco, fu anche Capitale d’Italia. Proprio a Salerno, infatti, si trasferì in data 11 febbraio 1944 il primo Governo di Pietro Badoglio e vi si tenne il 27 aprile 1944 il primo Consiglio dei Ministri del Governo di Unità Nazionale.
Oggi la città è rinomatissima per le sue bellezze storiche e descrivere tutto ciò che c’è di bello a Salerno è un’impresa davvero difficile, per cui forniamo di seguito un breve elenco delle bellezze storiche, artistiche e turistiche che i fortunati diportisti che decidono di attraccare nel suo Porto possono ammirare:
1) Lungomare – un vero e proprio giardino alberato interamente pedonale da cui godere della meravigliosa vista del Golfo di Salerno;
2) Castello di Arechi – maniero medievale che si erge a circa 300 metri sul livello del mare ed era la fortezza difensiva della capitale del ducato. Ha mantenuto nel tempo la sua struttura originale ed oggi ospita un museo medievale in cui è possibile ammirare armi, ceramiche e monete che ci permettono di meglio comprendere le guerre, la caccia, i rapporti commerciali e gli antichi mestieri della storia Salernitana;
3) il Giardino della Minerva – posizionato nel cuore del centro storico di Salerno, fu istituito nel 1300 Come “Giardino dei Semplici” dal maestro Matteo Silvatico, e fu l’antesignano di tutti i futuri Orti botanici d’Europa. In questo giardino il maestro Matteo Silvatico vi teneva attività didattica agli allievi della Scuola Medica mostrando loro le diverse piante e le loro caratteristiche curative;
4) Duomo di Salerno – fatto erigere nel primo secolo dell’anno 1000, sul modello dell’Abbazia di Montecassino, da Roberto il Guiscardo, la chiesa fu consacrata dal papa Gregorio VII che in quel periodo si era rifugiato a Salerno. Il Duomo è stato poi ristrutturato seguendo i canoni dell’architettura barocca a seguito del terremoto del giugno 1688;
5) il Centro Storico – ha origine circa nel 197 a.C. quando i Romani fondarono l’antica Salernum ed è il nucleo della città vecchia, che si caratterizza per le strette vie medievali e i suoi suggestivi vicoli.
Salerno quindi può essere considerata come una sintesi di quanto di meglio il mediterraneo possa offrire. Chi ormeggia a nel porto turistico di Salerno oltre a poter visitare i tesori di questa fantastica città, potrà godere delle bellezze dell’intera Costiera Amalfitana, nonché visitare siti archeologici come Paestum, rinomati in tutto il mondo.
Salerno, città legata visceralmente al mare, gode di tre porti, due posti ai due lati del Lungomare Trieste, uno commerciale/turistico, Porto Manfredi ed uno squisitamente diportistico, Porto “Masuccio Salernitano”, nonché della moderna Marina degli Arechi. Il Porto “Masuccio Salernitano è esattamente al centro della città di Salerno, sotto la notissima piazza della Concordia. Vi attraccano unicamente le imbarcazioni da diporto e i traghetti da e per la Costiera Amalfitana.
La Marina di Arechi Port Village, di recentissima istituzione, si trova nella zona orientale della città, davanti allo stadio Arechi ed è collegata alla terraferma grazie ad un ponte di oltre 100 m. Il progettista è la nota archistar Santiago Calatrava e la funzione del porto è offrire servizi e posti barca alle imbarcazioni turistiche.
L’intero bacino portuale che dispone di ben 21 banchine per complessivi 5000 metri lineari, è protetto da un lungo molo di sporaflutto curvilineo, della lunghezza di circa 1200 metri, che abbraccia la Marina per tutta la sua estensione e da un moletto di sottoflutto di circa 230 metri. La struttura, modernissima e di assoluto prestigio, coccola i propri ospiti offrendo servizi di standard elevato ed ogni sorta di confort. Si segnala la necessità, prima di accedere al porto, di contattare la Torre di controllo sul Canale VHF 74.
Data l’altissima richiesta di posti barca, soprattutto per i diportisti in transito, si suggerisce di effettuare le proprie prenotazioni con un certo anticipo.
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