Marina di Teulada Verificato
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Uno dei litorali siciliani più noti e forse più amati è sicuramente da individuarsi nella costa agrigentina, universalmente conosciuta per la Valle dei Templi e che invece, lungo i 126 chilometri in cui si snoda, offre una anche incredibile varietà di attrazioni che regalano ai turisti emozioni indimenticabili, alternando tratti di spiagge di sabbia finissima a scogliere di roccia bianca.
Al centro di tutto questo troviamo la meravigliosa città di Agrigento che per lunghissimo tempo, nell’antichità, si attestò come una delle città più importanti del Mediterraneo. Fondata dai gelesi intorno alla seconda metà del I millennio a.C. con il nome di Akragas, che in greco antico vuol dire la collina, ovvero l’acropoli, dalla quale si ammira la Valle, fu arricchita di numerosi templi per volontà dei tiranni che si succedettero al suo governo.
Poco dopo la fondazione il tiranno di Akragas, forte dell’alleanza con il popolo di Gela avviò la propria politica espansionistica attaccando e conquistando Himera ma questa chiese aiuto ai cartaginesi che tentarono di liberarla avviando la prima delle guerre Greco-Puniche, subendo però una pesante sconfitta. Per celebrare la vittoria ad Agrigento furono costruiti molti dei templi che oggi possiamo ammirare.
Conquistata e saccheggiata pochi decenni dopo sempre ad opera dei Cartaginesi, Akragas venne espugnata dai Romani nel 262 ma, ancora una volta fu riconquistata dai Cartaginesi, fu definitivamente sottomessa dai Romani nel 210 a.C., i quali le mutarono il nome in Agrigentum. Sotto il governo di Roma Agrigento ritorno ai fasti di un tempo e i suoi abitanti ricevettero la piena cittadinanza romana dopo la morte di Giulio Cesare nel 44 a.C.
Poco distante da Agrigento troviamo il Comune di Porto Empedocle che, sorto come piccolo borgo di pescatori, intorno al XV secolo d.C. si attestò come zona commerciale di Agrigento, con il nome di Marina di Girgenti, presso cui si incentrava gran parte delle attività commerciali di quel territorio, ed in particolare, dei cereali.
Fortificata per difendere i preziosi prodotti commerciali dagli attacchi dei saraceni, nel 1700 vide costruire il primo molo e, dopo circa un secolo ottenne dai Borboni l’autonomia con il nome di Molo di Girgenti, per assumere, poi, l’attuale toponimo di Porto Empedocle in onore del filosofo greco che visse ad Agrigento.
Ormeggiare a Porto Empedocle vuol dire attraccare in una città d’arte e di cultura strettamente connessa al nome di grandi letterati italiana tra cui citiamo Camilleri, Sciascia e, naturalmente, Luigi Pirandello che vi nacque.
Oggi Porto Empedocle è rinomatissima anche per essere la città in cui sono state girate numerosissime scene dello sceneggiato televisivo “il Commissario Montalbano” tanto che nel 2003 le fu dato il nome di Vigata con un ordinanza del Comune che però fu revocata nel 2009 e riassunse il toponimo originario.
Descrivere tutte le attrazioni archeologiche, artistiche e naturalistiche che questo meraviglioso centro offre ai diportisti che hanno la fortuna di navigare nelle sue cristalline acque è impresa veramente ardua, pertanto, ci limiteremo a segnalare solo i siti di maggiore interesse:
Ovviamente non ci siamo dilungati sulla bellezza di tutte le spiagge tra le quali ricordiamo, comunque quella di Capo Rossello, nel comune di Realmonte, dove uno sperone di roccia rossa che circonda due splendide spiagge di sabbia dalle quali si può ammirare la citata Scala dei Turchi.
Esattamente in posizione prospicente il centro storico di Porto Empedocle troviamo il porto dal quale partono anche i traghetti per Lampedusa. Costituito da due moli, uno di ponente ed uno di levante che tutelano il bacino portuale dove è presente un ulteriore molo, denominato Francesco Crispi che divide lo specchio acqueo in due parti: l’Avamporto ed il Porto Vecchio. I diportisti possono attraccare nei pontili galleggianti lungo la banchina di ponente.
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